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Chitarra Jazz - Accordi, Sostituzioni e Rivolti
Chitarra Jazz - Accordi, Sostituzioni e Rivolti
di [user #116] - pubblicato il

Proseguiamo nel nostro studio dello standard jazz "All The Things You Are". Oggi ci concentriamo sugli accordi, parliamo di sostituzioni, rivolti e introduciamo uno degli strumenti chiave del chitarrismo jazz, le Dominanti Secondarie.
Apparentemente, questa potrebbe sembrare una lezione ben più complessa delle precedenti. Non perdiamoci però d'animo e affrontiamo il tutto un passo per volta.
Di fronte alle difficoltà, il segreto sta nel frammentare le sequenze complesse, affrontandole punto per punto, con la dovuta calma. I risultati non tarderanno ad arrivare.
Traggo spunto dalla lezione precedente, dando quindi per scontato che sia stata assimilata non tanto nella tecnica d'esecuzione, quanto nelle posizioni d'accordo. 
Con questa lezione ci addentriamo nella rielaborazione armonica. 
 
Chitarra Jazz - Accordi, Sostituzioni e Rivolti
 
Non ho utilizzato volutamente tensioni armoniche (9/11/13, ecc…) così da creare una buona base sulle posizioni delle quadriadi (tonica, terzo, quinto, settimo grado di ogni accordo) omettendo in parecchi accordi la quinta, nota che molte volte risulta superflua ai fini del movimento armonico.
Non mi addentrerò in spiegazioni e meandri di ogni singola elaborazione, in quanto l'argomento è sufficientemente complesso da dovergli dedicare una lezione a sé. 
Il mio consiglio è di iniziare dalla pratica per cominciare a farsi l'orecchio, elemento fondamentale per quando verranno trattati tutti gli elementi presi in considerazione. A quel punto, infatti, sarà più facile capirli in quanto, dal punto di vista armonico, la musica funziona per merito del senso di tensione che si risolve rilassando la progressione. Per riuscire a capirlo sulla carta è funzionale averne prima sperimentato, sentito e assimilato l’effetto suonando.
Ho utilizzato i rivolti, ovvero uno dei sistemi più semplici per suonare gli accordi con un colore diverso, mettendo al basso o il terzo o il quinto o il settimo grado.
In altri casi ho inserito uno o due accordi, che creassero una sorta di sussulto armonico fra gli accordi con funzione di riposo. Mi spiego.
Ogni accordo diatonico (facente parte della tonalità) può essere introdotto da un accordo di settima di dominante (chiamata dominante secondaria) pari a una quinta sopra di distanza e non appartenente alla tonalità. A sua volta, questo accordo può essere preparato da un accordo di minore settima (detto introduzione della dominante) corrispondente a una quarta sotto.
 
Faccio un esempio in C maggiore. 
La sequenza Dm7 - G7 - Cmaj7 (2 - 5 - 1) può essere elaborata nel seguente modo: 
 
Em7 (introduzione della dominante) 
A7 (dominante secondaria del secondo grado) 
Dm7 (secondo diatonico) 
 
Am7 (introduzione della dominante) 
D7 (dominante secondaria del quinto) 
G7 (quinto diatonico ) 
 
Cmaj7 (primo grado diatonico).
 
Sembra apparentemente complicato ma in realtà è un meccanismo che si ripete sempre uguale e sarà più semplice calcolarlo una volta che lo si è compreso matematicamente.
Mi sono poi limitato a metà brano, perché in pratica ci ritroviamo sempre due accordi per battuta. 
Nella prima parte del video, potrete sentire e vedere una libera interpretazione, mentre nella seconda parte ho suonato pizzicando con un valore di due quarti per ogni accordo: sarà poi una scelta personale di ognuno la tecnica e il ritmo che applicheremo per eseguire il tutto.
Come sempre, consiglio prima di memorizzare gli accordi senza dover pensare all'esecuzione, creando magari dei loop tra i passaggi più ostici per meccanizzare al meglio il tutto: in tal modo, in un secondo momento, sarà davvero più semplice poterci concentrare sull'esecuzione.
 
Chitarra Jazz - Accordi, Sostituzioni e Rivolti
 
Chitarra Jazz - Accordi, Sostituzioni e Rivolti
 
Ho inserito poi la pagina del Real Book dal quale ho tratto il brano già in parte elaborato rispetto all'originale, per dar modo a ognuno di elaborare a proprio gusto anche la seconda parte del brano, traendo spunto dalla prima parte.
 
Chitarra Jazz - Accordi, Sostituzioni e Rivolti
 
Ricordiamoci che non esiste un modo universalmente giusto. Rimanendo all'interno di poche regole, sarà una libera scelta inserire dei rivolti oppure introdurre le dominanti e la relativa introduzione.
In ultimo, ma non di minore importanza, consiglio l'ascolto dei grandi pianisti jazz, in quanto la pratica su questo strumento porta per sua natura a una più semplice rielaborazione armonica. Rispetto alla chitarra, che ha involontariamente dei limiti dati dalla sua conformazione, il pianista che esegue ogni singola misura difficilmente si limiterà a ritmarla, ma andrà a creare del movimento utilizzando in parte anche gli elementi esposti in questa lezione.
Inoltre, l'ascolto di strumenti diversi dal nostro sarà ottimo per non incappare in quelli che vengono definiti vizi di forma e per poterci elevare, nel tempo, da chitarristi a musicisti, per vivere la chitarra come uno strumento che faccia uscire la musica che c'è in ognuno di noi.
Ecco alcuni dei pianisti che personalmente amo e ascolto da tempo: Bill Evans, Oscar Peterson, Art Tatum, Count Basie, Thelonious Monk… l'elenco potrebbe farsi lungo, ma credo che questo possa essere un buon punto di partenza.

Esempi musicali di Paolo Anessi
 
 
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