I cromatismi sono uno strumento prezioso per dare vivacità e imprevedibilità al fraseggio solista. Per chi studia, un dubbio frequente riguarda il criterio con il quale costruirli in relazione all'accordo sul quale che si sta suonando. Impariamo un sistema semplice ed efficace.
Un sistema valido per iniziare a creare dei fraseggi cromatici è partire dal presupposto che uno stesso accordo può appartenere e derivare da scale differenti.
Prendiamo, per esempio, un Am7. (A, C, E, G)
Questo accordo si trova sul primo grado della scala Minore Naturale, Eolia.
Am Eolio = A, B, C, D, E, F, G
Oppure, troviamo il Am7 sul secondo grado della scala di G maggiore: G, A, B, C, D, E, F#;
In questa posizione coinciderà con la scala Dorica.
Am Dorico = A, B, C, D, E, F#, G.
Isoliamo in un set ridotto di corde le due scale; concentrandoci sulla loro differenza, davvero minima. La prima ha la sesta minore, il F; la seconda maggiore il F#.
Quindi, poiché il Am7 rivendica con la stessa autorevolezza la sua appartenenza a entrambe le scale, potremmo utilizzarle assieme. Sommiamole in un’unica diteggiatura.
Unendo le due scale otterremo questo passaggio cromatico E, F, F# e G, rispettivamente 5, b6, 6 e b7 del Am. Abbiamo evidenziato in partitura il passaggio tra le due seste.
Per sperimentare con questa sonorità troviamo, sempre su set ridotti, la nostra scala in varie sezioni del manico. In questo caso partiamo dal 12° tasto sulla corda di A.
Il cromatismo genera una diteggiatura a quattro note per corda che potrebbe risultare scomoda nella gestione della pennata.
Spezziamolo con un cambio di corda, ripensando la scala con un tradizionale pattern a tre note per corda.
Ecco un’altra idea sviluppata in un pattern a tre note per corda. Si tratta di un vero e proprio fraseggio. Attenzione alla partenza in levare e alla conclusione, con accelerazione, su una triade Am.
Ora, invece, ripensiamo a questa scala arricchita dal cromatismo, con una diteggiatura a due note per corda che attraverserà quasi tutta la tastiera. Ho indicato anche la diteggiatura della mano sinistra.
Un’altra idea, sempre in terzine, che questa volta sfrutta le corde a vuoto. E' suonata in prima posizione e offre una suggestiva chiusura dal vago sapore manouche.
Quindi due applicazioni soliste con un paio di fraseggi moderni spendibili in ambito rock fusion. La prima frase è costruita prevalentemente con la tecnica del legato.
La seconda frase, invece, prevede un fitto plettraggio alternato con un approccio e una sonorità molto vicine a quelle del fraseggio di Guthrie Govan.
Questo stratagemma crea dei cromatismi sovrapponendo diverse scale su uno stesso accordo che le accomuna; sperimentiamo con più scale e modi possibili. Torneremo presto su questo argomento con altre idee e applicazioni.