Per i più bravi e  più fortunati, con l’estate arriva - o dovrebbe arrivare -  il tempo delle vacanze.

Quindi, un sacco di tempo libero in più da dedicare alla musica.

Un’ottima occasione per studiare, migliorare e imparare concetti e tecniche nuove.

Periodicamente forniremo delle lezioni di teoria pura, pensate per studiare uscendo dai soliti cliché.

I temi saranno i classici (scale, arpeggi, triadi, armonizzazioni, accordi…) ma cercheremo di trattarli in maniera fresca e inedita, tentando di rendere questi argomenti più divertenti da apprendere e approfondire. Proveremo soprattutto a stuzzicare la curiosità di esplorare e diteggiare la tastiera della chitarra con un piglio più emancipato e moderno.

Oggi parliamo di quadriadi.

Le quadriadi sono le triadi arricchite con la loro settima.

La settima è un intervallo che può essere maggiore e minore.

Una settima maggiore è una nota che dista un semitono sotto la tonica: per esempio F# è la settima maggiore (7) del G.

Una settima minore è una nota che dista un tono sotto la tonica: per esempio F è la settima maggiore (b7) del G.

Le quadriadi sono quindi arpeggi di quattro note formati da Tonica, terza, quinta e, appunto, settima.

Armonizzando una scala maggiore, per esempio C, avremo:

Cmaj7 = C, E, G, B (T, 3, 5, 7)

Dmin7 = D, F, A, C (T, b3, 5, b7)

Emi7 = E, G, B, D (T, b3, 5, b7)

Fmaj7 = FACE (T, 3, 5, 7)

G7 = G, B, D, F (T, 3, 5, b7)

Am7 = A, C, E, G (T, b3, 5, b7)

Bm7/b5 = B, D, F, A (T, 3, b5, b7)

Possiamo sintetizzare dicendo che ogni scala maggiore genera in sequenza questa successione di accordi: Maj7, m7, m7, Maj7, 7, min7, min7/b5.

E’importante ricordare queste informazioni organizzate organizzate così:

La quadriade di Maj7 è una triade maggiore con l’aggiunta di una settima maggiore. Si trova su 1° e 4° della scala.

La quadriade di 7 o di Dominante, è formata da una triade maggiore con una settima minore. Si trova esclusivamente sul quinto grado.

La quadriade di Min7 è una triade minore con una settima minore e si trova sul 2°, 3° e 6°.

Infine la quadriade di min7/b5 o semidiminuita, si trova sul 7° ed è formata da una triade diminuita con una settima minore.

Il più delle volte, quando si studiano gli arpeggi si ricorre a una diteggiatura, e la si traspone diatonicamente sempre uguale, su ogni grado della scala. Con un approccio simile a questo.

In questo caso abbiamo utilizzato una diteggiatura di arpeggio che parte dalla settima di ogni accordo.

Studiare in questa maniera va benissimo.

Ma una volta metabolizzate le diteggiature è importante non sedersi e limitarsi esclusivamente a queste. Si rischierebbe una certe monotonia nelle sonorità e scomodità negli spostamenti. Si pensi per esempio, a che viaggio dovrebbe compiere la nostra mano per passare da un Dm7 a un Am7. 

E’ dunque importante saper diteggiare gli accordi in più posizioni, partendo dal presupposto che servirebbe saper suonare ogni quadriade partendo da ciascuna delle quattro note che la compone. Nel caso di un Dm7 (D, F, A, C) sviluppato per esempio sulle tre corde più alte:

Ecco allora un esercizio intelligente che ci stimolerà a pensare e trovare ogni quadriade al di fuori di una singola diteggiatura, esplorando ogni possibile rivolto.

Imponiamoci di suonare tutta l’armonizzazione di una scala, in questo caso il C, partendo esclusivamente da due note adiacenti. Prendiamo il B e il C, sulla corda di G al 4° e 5° tasto. Per prima cosa pensiamo che grado ognuna di queste note rappresenta all’interno di ogni quadriade:

B è la 7 del Cmaj7

C è la b7 del Dm7

B è la 5 del Em7

C è la 5 del F maj7

B è la 3 del G7

C è la b3 del Am7

B è la Tonica del Bm7/b5

E ora scervelliamoci per trovare tutte le diteggiature che ci permettano di suonare gli arpeggi da queste due note. In partitura indichiamo sulla prima nota di ogni battuta il ruolo che riveste nella quadriade e sull'ultima il nome della quadriade. 

Con lo stesso criterio e servendoci delle stesse diteggiature, partiamo da altre due note: per esempio il E e F dal 9° e 10° tasto, sempre della corda G.

E è la 3 del Cmaj7

F è la b3 del Dm7

E è la Tonica del Em7

F è la Tonica del F maj7

E non è presente nel G7 e allora torniamo sul

F che è la b7 del G7

E è la 5 del Am7

F è la 5 del Bm7/b5

Non si dovrà necessariamente partire dal Cmaj7, ma si potrà iniziare l’esercizio da ogni grado della scala.

Nell’ultimo esempio prendiamo come due note di partenza il D e il C al 7° e 5° tasto della corda di G. E iniziamo l’armonizzazione della scala dal G7, per cui il D è la quinta.

Questo è un esercizio davvero difficile per chi ancora non ha familiarizzato con il concetto di rivolti. Ma si rivelerà dannatamente utile e stimolante a pensare in maniera più creativa e libera qualunque concetto si apprenda sulla chitarra. Provatelo con ogni scala, da ogni corda, su qualunque nota.

Buon lavoro e buona fortuna!