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Due dita di arpeggi
Due dita di arpeggi
di [user #17404] - pubblicato il

Massimo risultato con il minimo sforzo. Ecco come servendosi di un solo dito per mano si possono architettare delle elaborate sequenze di arpeggi. Un approccio tecnico tutto sommato facile che richiede solo una certa coordinazione e precisione ritmica.
Massimo risultato con il minimo sforzo. Ecco come servendosi di un solo dito per mano si possono architettare delle elaborate sequenze di arpeggi. Un approccio tecnico tutto sommato facile che richiede solo una certa coordinazione e precisione ritmica.

Eccoci al secondo appuntamento della nostra rubrica "Shred Abbestia". La volta scorsa avevamo parlato di pentatoniche e string skipping.
Oggi lavoreremo ancora con i salti di corda, ma questa volta sviluppati con il tapping e un approccio molto vicino a sonorità neoclassiche.
L’idea alla base di questo studio è di scomporre le note che formano un accordo e diteggiarle con una certa libertà su corde non adiacenti e, grazie all’utilizzo del tapping, su intervalli molto ampi. In questa maniera si romperà il senso di linearità dell’arpeggio e - pur conservandone la sonorità caratteristica e identificativa - la si renderà più suggestiva grazie a vorticosi salti d’ottava e passaggi inattesi.
Caratteristica di questo approccio è l’utilizzo davvero essenziale del tapping che metterà in gioco praticamente un solo dito per mano. Due saranno le difficoltà principali: gli hamer on da eseguire con la sinistra che dovrà saltare da corda a corda e far suonare le note sempre senza l’ausilio del plettro e la coordinazione delle due mani.  Superati questi due ostacoli, questo sistema si rivelerà particolarmente facile e stimolerà creazioni di sequenze fantasiose e dalle sonorità originali.

Due dita di arpeggi

Prima di cimentarci nello studio dell'esercizio, dove questo espediente tecnico è applicato su una sequenza di accordi in stile neo-classico, prendiamone dimestichezza provandolo su un singolo accordo.


Partiamo da un classico arpeggio di Am (A, C, E) come diteggiato nella prima misura; quindi, le note presenti sulle corde di D e B, sono prese in tapping e trasportate sulle corde di A e G. In questa maniera, compariranno dei salti di corda. Inoltre, sulla corda di E cantino, estendiamo l’arpeggio fino alla terza minore C, presa al 20° tasto in tapping.
Nella terza misura, snelliamo l’arpeggio omettendo una nota: togliamo la b3 C sulla corda di A, generando un salto tra Tonica e quinta, A, E. Concentriamoci sulla meccanica del movimento di quello che succede sul E cantino dove abbiamo in sequenza 5, Tonica e b3. Inizialmente la sinistra suona la quinta E, seguita dal tapping che prende la tonica, la rilascia e fa risuonare la quinta E. A questo punto è il mignolo della sinistra che risuona la tonica A, che era appena stata presa in tapping. Il  tapping, invece,  si sposta al 20° tasto per battere il C, b3.
Ora applichiamo una sequenza più articolata in senso discendente.
Come ho detto, con quest’approccio a due note per corda e un dito per mano, si possono ripensare gli arpeggi con grande libertà. Quella che abbiamo analizzato è solo una delle tante possibilità. Studiando la sequenza dell’esercizio vedrete che su ogni accordo ci sono delle variazioni e diteggiature differenti. In particolare su F e Dm c’è anche l’aggiunta di un paio di note, il G e il E che trasformano i due accordi in Fadd9 e Dmadd9 e portano una gradevole estensione melodica. Gli arpeggi eseguiti in successione sono Am (A, C, E), Fadd9 (F, A, C, G), Dm (D, F, A) e E (E, G#, B).
Ecco lo studio completo:


Il video, in cui l'esercizio è eseguito a due velocità differenti, vi aiuterà nell'organizzare la coordinazione dei movimenti e la gestione delle diteggiature.
Questo approccio trova frequenti applicazioni nel chitarrismo shred neoclassico: Greg Howe, Michael Romeo o Chris Broderick sono alcuni dei più entusiasmanti utilizzatori di questa tecnica. Viceversa, se volete sentire applicato questo studio in una canzone, lo troverete pari, pari utilizzato in "Tremendous" un vecchio pezzo della mia band, i Dolcetti.
Buon lavoro e soprattutto, buon divertimento.

lezioni shred abbestia
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