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Tv, cinema, spot e heavy metal
Tv, cinema, spot e heavy metal
di [user #116] - pubblicato il

Frank Caruso è un musicista versatile. A suo agio sia come compositore per tv, film e pubblicità sia come metallaro nei suoi progetti solisti. L’abbiamo incontrato per fare due chiacchiere sulla sua attività e ne abbiamo approfittato per farci insegnare qualche riff dal suo ultimo lavoro Thunder Rising.
Frank Caruso è un musicista e chitarrista davvero versatile. Perfettamente a suo agio sia in veste di sessionman e compositore per tv, film e pubblicità sia come metallaro e shredder verace nei suoi progetti solisti. L’abbiamo incontrato per fare due chiacchiere sulla sua attività e ne abbiamo approfittato per farci insegnare a suonare qualche riff dal suo ultimo lavoro Thunder Rising, disco che vanta la presenza di Mark Boals, ex cantante di Yngwie Malmsteen.

Uno dei brani più potenti del tuo ultimo disco è "Something To Believe". Prima di iniziare la nostra chiacchierata ci insegni a suonare il riff?
Certo è una parte suonata su una chitarra a sette corde e si sviluppa sfruttando la corda più bassa, il B, a vuoto. E' molto importante l'intenzione ritmica: bisogna stare attenti alle ghost notes prese sui sedicesimi sul primo e terzo movimento della seconda e quarta misura. Contribuiscono in maniera fondamentale al groove della parte.


Ecco la trascrizione.

Tv, cinema, spot e heavy metal

Ci descrivi la strumentazione impiegata in questo video?
E’ un piacere parlare con voi e con chi coglie certe sfumature…..
Gli audio di questo video sono stati realizzato utilizzando un preamplificatore valvolare per la distorsione ed POD X3 PRO (il modello a rack per intenderci). Infine a livello di workstation semplicemente un compressor/limiter per rendere la traccia parte integrante del mix, diciamo per inserirla sullo stesso piano sonoro.

Stavi suonando in diretta quindi? 
Esattamente! E’ il sistema di registrazione che uso prevalentemente, ovviamente non l’unico, dipende dai contesti, ma vista la mia ampia attività di session man e la necessità di una varietà di suoni sempre diversi ed in gran quantità, è la configurazione che mi permette di avere più timbri a disposizione senza dover ogni volta traslocare tutto lo studio! Inoltre la registrazione “in line” consente di avere dei timbri molto dritti in termini di attacco! In questo caso ho utilizzato il preamplificatore valvolare Laney, la Ironheart IRTSTUDIO, una macchina che trovo favolosa, per la sua grande versatilità e per aver unito sapientemente la tecnologia valvolare con la praticità della connettività USB!
In pratica puoi utilizzare il pre come una vera e propria testata, inserendo i tuoi effetti nel send return, e prelevare il suono dall’uscita USB, oppure collegarla normalmente come un amplificatore, un vantaggio non da poco! E le prestazioni, sia su timbri Hi-Gain, che per timbri Crunch e Clean, sono davvero impressionanti, mi trovo molto bene!

La strumentazione è stata la stessa impiegata per le registrazioni vere e proprie del disco?
Si l’album è stato realizzato esattamente con lo stesso setup, a parte alcune session ritmiche dove ho utilizzato la tecnica di reamping microfonando il cabinet per poter cosi registrare anche le riflessioni degli ambienti.

Tv, cinema, spot e heavy metal

Ma chi è il vero Frank Caruso? Il metallaro con la sette corde e la otto corde che fa gli sweeponi alla Yngwie o il raffinato e poliedrico turnista che confeziona colonne sonore e jingle pubblicitari nei mainstream televisivo?
Ah, ah...grazie, sono lusingato. Mah, credo che Frank sia entrambe le cose: la musica non ha confini di genere se è buona musica, e le ultime tendenze e sperimentazioni musicali lo dimostrano, le continue contaminazioni stilistiche hanno in realtà creato nuovi mix di genere.
E’ ovvio che il mio mondo è nel metal e nell’ hard rock in generale, ma l’ intensa attività televisiva mi consente di entrare in contatto non solo con grandi professionisti, ma con mondi sonori apparentemente lontani, e in realtà fonte di ispirazione e sperimentazione.
Inoltre lavorare per la TV e il cinema, ovvero per il video, significa lavorare per l’immagine, esperienza che trovo non solo estremamente stimolante, ma anche incredibilmente creativa, dove i rumori diventano degli accenti ritmici, le pause dei respiri, i suoni dei colori, e viceversa…
Poi ultimamente per la TV chiedono proprio il mio sound e il mio rock, e non c’è soddisfazione più grande di questa!

Molti ragazzi hanno le idee abbastanza chiare sull'iter da seguire per diventare bravi chitarristi metal. Viceversa, per chi volesse cimentarsi nell'attività di session man e compositore? Quali dritte suggeriresti?
In realtà il percorso, almeno quello di “default”, per me è sempre lo stesso…. Tanto studio, inteso però non come banale attività nozionistica o peggio come “sofferenza scolastica”, ma come fonte di conoscenza.
Il metal, soprattutto nelle sue sfumature più neoclassiche, ha una forma compositiva molto simile a quella classica, e lo studio della didattica musicale, esattamente nel senso classico del termine, non può che essere vincente. Io vengo dagli studi di musica sacra, e l’attività degli Arachnes a metà fra il power metal e il progressive, è stata la naturale espressione di quel percorso formativo.
A questo deve ovviamente aggiungersi una pratica quotidiana, calata sul genere, quindi tutte le tecniche che quel genere impone.
L’attività di session man e compositore ha ovviamente dei confini più ampi, quanto meno da un punto di vista della conoscenza e della capacità di ascolto. Quando componi, non stai componendo un brano per la tua chitarra, stai scrivendo musica, e devi prevedere tutte le parti strumentali, il tuo orecchio e il tuo occhio devono sentire e vedere almeno 4 pentagrammi contemporaneamente, la parte ritmica, armonica e melodica, altrimenti non è composizione. In questo senso consiglio a tutti gli amici della 6, 7 (e 8 corde!) di affiancare lo studio di uno strumento come il pianoforte, dove non sarà necessario diventare dei virtuosi, ma semplicemente saper costruire accordi e armoni, così da poter sperimentare le proprie composizione già complete di una parte armonica e di una melodica. Se a questo aggiungiamo la conoscenza dell’armonia come disciplina, la costruzione degli intervalli e delle triadi “a mente”, il gioco è fatto: saremo dei bravi compositori!

A questo punto però, prima di salutarci c'è un'altra parte di "Something To Believe" che ci piacerebbe imparare: si tratta del riff dello special!
Certo! Eccolo...


Qui eccovi la trascrizione.
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