di redazione [user #116] - pubblicato il 13 febbraio 2014 ore 13:30
"Blue Slide" è il nuovo disco per Jimi Barbiani, fuoriclasse delle chitarra slide. Jimi, che cura qui su Didattica un suo ciclo di lezioni dedicate al Rock Blues, inizierà ora una fitta attività live per promuovere l'album. L'abbiamo acchiappato al volo per farci anticipare qualcosa del disco, prima di tornarci per una recensione approfondita.
"Blue Slide" è il nuovo disco per Jimi Barbiani, fuoriclasse delle chitarra slide. Jimi, che cura qui su Didattica un suo ciclo di lezioni dedicate al Rock Blues, inizierà ora una fitta attività live per promuovere l'album. L'abbiamo acchiappato al volo per farci anticipare qualcosa del disco, prima di tornarci per una recensione approfondita.
Al primo assaggio tuo nuovo disco, ci sento un tiro più blues unito alla ricerca di sonorità più calde…
Si in effetti hai centrato subito i punti focali del nuovo lavoro!
È un disco dalla sonorità calda e bluesy. Il frutto di un duro lavoro di ricerca del sound giusto operato globalmente, da tutta la band.
Il disco è stato accolto negli USA con la classica affermazione: “Sounds Good Man!” e questo per me è importantissimo. Significa che abbiamo fatto centro.
Se dovessi descrivere questo album direi che è il disco di un chitarrista accompagnato da tanti Special Guests. C’è una particolare attenzione al songwriting, e ci sono brani strumentali, ballads e alcuni classici del Rock Blues
Hai curato la produzione di questo lavoro? Descrivici le varie fasi di realizzazione.
Ho curato io stesso il lavoro di produzione. In questo devo dire che sono un fanatico, capace di sfinire qualsiasi tecnico di regia.
Inizialmente c’è stato un primo lavoro di scrittura dei brani. Quindi si è trattato di capire quali erano i cantanti più adeguati a interpretare i vari pezzi.
Infine, la parte più divertente, qualche colpo di pennello con la mia slide!
Che strumentazione hai impiegato?
Per gli amplificatori avevo un vero muro di testate Marshall: dalle JCM 800 alle Reissue e sopratutto la mia vecchia Plexy 50 watt del 69. A queste ho affiancato un Super Reverb e Blues Junior Fender e un Vox AC 50.
Nelle riprese abbinavo due o tre ampli per ogni traccia di chitarra; poi in fase di mix ho scelto il suono che più mi piaceva.
Le chitarre sono state le mie solite preferite Gibson: la Les Paul Reissue 59, la Custom Historic a cui ho montato un Jeff Beck al ponte e una 335 fantastica per i soli. Poi, dell’altra parrocchia, una Fender Telecaster 52 Reissue per alcune ritmiche e l’assolo nella cover del mio amico Billy Gibbons.
Come affronti dal vivo i brani del disco?
Dal vivo cerco di riproporre i brani il più fedele possibile al disco. Certo però che nel live è bello anche uscire dalle righe a volte abbandonandosi in qualche improvvisazione.Per certi assolo però,in special modo nelle ballad, mi piace mantenere il solo originale.
Da questa settimana Jimi sarà in tour per promuovere il suo disco: qui tutte le date.