VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Chitarra Funk - A lezione con Rob Harris
Chitarra Funk - A lezione con Rob Harris
di [user #116] - pubblicato il

A chi meglio del chitarrista di Jamiroquai potevamo chiedere qualche dritta per la chitarra ritmica Funk! Ecco, direttamente da Rob Harris, ottimi spunti su sedicesimi, strumming, muting e groove!
A chi meglio del chitarrista di Jamiroquai potevamo chiedere qualche dritta per la chitarra ritmica Funk! Ecco, direttamente da Rob Harris ottimi spunti su sedicesimi, strumming, muting e groove!

Per affinare il ritmo e curare una giusta intenzione nella gestione delle ritmiche funk, piuttosto che esercizi, Rob Harris ha suggerito di lavorare proprio sui sedicesimi: sul suonare delle ritmiche interamente costruite con questa figura.
La sua prima raccomandazione è stata quelle di metabolizzare il flusso dei sedicesimi. Per farlo, la pratica migliore è suonarli solo con la mano destra, marcando in maniera decisa e con groove gli accenti. La mano sinistra non esegue alcun tipo di nota o accordo ma si limita a stoppare le corde, a stare appoggiata su queste creando quella caratteristica sonorità strumming tipica del funk.

Il passo successivo è inserire, proprio con la mano sinistra, una piccola cellula melodica. In questo caso Harris suona un accordo davvero caratteristico delle ritmiche funk: un minore 7 preso con la b7 al basso che, per la sua disposizione delle note, permette di essere eseguito con un semplice barrè fatto dall’indice sulle prime quattro corde. Harris suona un Am7, preso al quinto tasto e con il G al basso. Vedremo che per vivacizzare il disegno melodico Harris passerà da Am7/G a Am9/G; isoliamo entrambi i voicing degli accordi.


 La sfida è suonare un piccolo pattern melodico, ricco di pause, tenendo costante il flusso di sedicesimi della mano che plettra. Anche dove dovrebbe esserci il silenzio delle pause, la mano destra continua a tenere il tempo e suonare sedicesimi, mentre la mano sinistra allenta la pressione, muta le corde e fa suonare solo il groove. Partiamo dal semplice disegno melodico sottinteso.



E ora, eseguiamolo tenendo costante il flusso di sedicesimi come fa Harris.


Per ottimizzare la propria capacità di lavorare con le corde stoppate, Harris suggerisce anche un altro approccio che estremizza il lavoro di muting.
Questa volta, a suonare è addirittura una sola nota, presa ovviamente su un singola corda. Ma la mano destra le percuote comunque tutte e sei, lasciando alla sinistra l’arduo compito di far uscire il suono unicamente della nota suonata e lo strumming delle altre. Partiamo dal piccolo riff melodico suonato da solo.


E ora, eseguiamolo con tutte le altre sei corde che suonano stoppate. 

Attenzione sia a mantenere il flusso della pennata alternato e costante, sia alla nota più bassa del riff. Questa è suonata dal pollice della sinistra che fa capolino da sopra al manico.

lezioni
Mostra commenti     7
Altro da leggere
Studiamo gli Arpeggi Modali
Artisti diversi, scalette diverse, suoni diversi: come gestire tutto?
Più opzioni, meno lavoro
Accordi e memoria muscolare
Marty Friedman: due buone ragioni per iniziare a suonare la chitarra
Endless Sweeping Technique
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?
Massa, sustain, tono e altri animali fantastici
Ho rifatto la Harley (Benton ST-57DG)




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964