Fraseggio Blues: maggiore e minore con Carl Verheyen
di redazione [user #116] - pubblicato il 24 giugno 2013 ore 13:30
Carl Verheyen ci ha suonato un paio dei suoi lick da vecchia volpe session man, perfetti per vivacizzare il fraseggio blues tra pentatonica maggiore e minore. Eccoli trascritti e analizzati.
Abitualmente sommo pentatonica maggiore e minore quando suono blues. Io di base tendo a utilizzare la pentatonica maggiore sul primo accordo del blues e spostarmi su quella relativa minore quando la progressione si sposta sul quarto.
Chiariamo questo suggerimento di Verheyen con un piccolo esempio che evidenzia proprio il passaggio tra il primo e quarto accordo su un blues di A. Passiamo da un A7 a un D7 e su ciascuno utilizziamo le pentatoniche suggerite.
In realtà, nel blues il passaggio tra pentatonica maggiore e minore può essere fatto con una certa libertà su ogni accordo. Per esempio ecco un fraseggio, piuttosto articolato che si snoda alternandosi tra maggiore e minore.
Sezioniamolo e osserviamo attenta mentente la costruzione. Vediamo che in realtà lo scheletro del fraseggio cui Verheyen sembra fare riferimento è sempre quello della pentatonica minore. La modulazione in maggiore avviene non tanto suonando dei veri e propri frammenti di pentatonica maggiore, ma semplicemente integrandone delle note alla minore come passaggi o punti di appoggio. Attenzione al cromatismo sulla corda di E cantino che utilizza il passaggio tra quarta e quinta giusta attraverso la nota blues, la b5.
Ricordando che la pentatonica minore è formata dalle note A, C, D, E, G e quella maggiore da A, B, C#, E, F#, nella partitura abbiamo evidenziato tutti i passaggi sulle note maggiori.
Per facilitarne la visualizzazione isoliamo i tre pattern minori sottintesi.
Ecco invece un altro fraseggio che, in maniera radicalmente diversa, parte dalla pentatonica maggiore e risolve su quella minore.
Qui invece lo scheletro di riferimento è quello del A maggiore pentatonico e nello spartito abbiamo evidenziato le note della pentatonica minore. Assolutamente mirabile dal punto di vista tecnico il bending che parte sul secondo ottavo del quarto movimento della prima misura. L’indice solleva le corde di E e B contemporaneamente e con un solo movimento alza il G a A e prepara il passaggio sul successivo F# alzando sulla corda di B il E al quindicesimo tasto.