Per rendere quindi più
fluido e
scorrevole il groove trascritto sopra aggiunge delle ghost notes e sposta il charleston sulle note di cassa nel pattern di due quarti che ha ricavato sugli ultimi otto sedicesimi. Il risultato ottenuto è il seguente:
Così facendo vi accorgerete di quanto
funky possa suonare anche un tempo ostico come il 5/16.
Qui sotto vi propongo una piccola
variazione al groove precedente: anziché sospendere il pattern con cassa e charleston aperto sull’ ultimo accento dell’ultima battuta, prolungo l’ultimo movimento riempiendolo con due ghost notes di rullante prima di rientrare sulla prima battuta del pattern.
Buon divertimento e alla prossima lezione!