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Chitarra Jazz - Che risoluzione!
Chitarra Jazz - Che risoluzione!
di [user #32554] - pubblicato il

Anche una frase solistica mirabile se finisce con un’ultima nota presa o scelta in maniera infelice, diventa di scarsa efficacia. Per questo nella lezione di oggi, ci concentriamo sulla risoluzione, l'arte di chiudere i fraseggi e risolvere la tensione.

Nelle precedenti lezioni abbiamo praticato lo studio dell'armonia attraverso differenti tecniche e ritmi. Esercizi preziosi per allenare l’orecchio su diversi passaggi e sonorità, capacità che è indispensabile per destreggiarsi nella giungla di accordi del jazz.
Se rivolgendomi a un alieno gli dovessi descrivere che cos’è per noi musica, gli parlerei di un susseguirsi di onde e vibrazioni organizzate, capaci di provocare nel genere umano momenti di tensione a momenti di relax!
Proprio in relazione a questi stati emotivi nostri nella famiglia delle tensioni possiamo trovare tante sfumature da rendere in musica: tristezza, tensione, ira, sgomento, angoscia, perplessità… 
Allo stesso modo, la sensazione di relax può rivestire sentimenti come gioia, rilassatezza, mente sognante e leggera. O ancora amore pace, ottimismo…

Ora, con un po' di matematica, rapportiamo il tutto alla musica.
Nelle scorse lezioni abbiamo trovato, anche se magari in un’altra tonalità, questo passaggio armonico:
Dm7, G7, Cmaj7. In questi tre accordi si radunano essenziali nozioni che sono fonte di studio per comprendere armonie più complesse.

Per capire la funzionalità degli accordi, guardiamo all'armonizzazione della scala maggiore.
Ragioniamo in C maggiore dove avremo:
Cmaj7, Dm7, Em7, Fmaj7, G7, Am7, Bm7/b5.
Divideremo questa sequenza in tre gruppi: 

1) Gruppo di Sottodominante formato da Dm7 (D, F, A, C) e Fmaj7 (F, A, C, E), secondo e quarto grado che hanno tre note in comune su quattro.
2) Gruppo di Dominante G7 (G, B, D, F) e Bm7/b5 (B, D, F, A) quinto e settimo grado, che hanno in comune sempre tre note.
3) Gruppo di Tonica composto da Cmaj7 (C, E, G, B), Em7 (E, G, B, D) e Am7 (A, C, E, G) che hanno in comune sempre tre note tra loro il primo il terzo e il sesto grado.

Conseguentemente possiamo descrivere questi tre gruppi così:
Sottodominante, relax ma con preparazione;
Dominante apice della tensione in cerca di una direzione che può essere trovata nel gruppo di Tonica: finalmente il relax!
Ora concentriamoci su un altro ingrediente necessario all'apprendimento e relativa esecuzione di quanto esposto in questa lezione.
Suggerisco di affrontare il fraseggio, scorporandolo in tre elementi: approccio, sviluppo e risoluzione; Ragionare sull’importanza della a risoluzione è un’ottima partenza per cominciare a migliorare il proprio fraseggio per le seguenti motivazioni:

- Anche una frase bellissima se finisce con un’ultima nota che precede a una pausa in maniera poco felice, diventa di scarsa efficacia.
- La capacità di risolvere equivale alla capacità di mettere una nota dove, quando e come vuoi.
- Il movimento di una frase melodica, trova veramente sfogo e significato soprattutto nell'ultima nota tenuta con liricità.
- Bisogna sempre sapere sempre dove si è: in fase di studio arrivandoci con la cognizione e poi, successivamente, solo a orecchio.

Chitarra Jazz - Che risoluzione!

Sui primi due accordi ho utilizzato un colore molto classico nel linguaggio jazz, il Lidio di Dominante
(Lidio = quarta eccedente. Dominante = settima minore o di dominante)
Suggerisco l'utilizzo della scala minore melodica di D: ci rende disponibili il C# e F che rispetto all'accordo di G7 sono appunto la quarta eccedente (caratteristica del Lidio) e la settima minore e di dominante.
Utilizzando la stessa scala anche sul Dm7 che ha la settima minore C, il C# crea un cromatismo di passaggio ed è chiamato "BopNote".
Ho riportato anche i tre modelli di scale che ho utilizzato.

Chitarra Jazz - Che risoluzione!
Chitarra Jazz - Che risoluzione!
Chitarra Jazz - Che risoluzione!
Consiglio di esercitarsi in duine di ottavi, terzine e infine sedicesimi.
In questa maniera, oltre al modello faremo pratica anche il controllo ritmico, elemento fondamentale per un buon fraseggio.Il fulcro di questa lezione è il bersaglio melodico o risoluzione: considerate le scale che ho utilizzato come un suggerimento ma sentitevi liberi di variare in base alle proprie conoscenze e gusti musicali. Dallo spartito arricchito dalla tab, si può facilmente capire che nella prima parte risolvo sulle toniche degli accordi, nel seguente 2/5/1 risolvo sul terzo grado, infine nel terzo giro bersaglio e centro il quinto grado di ogni accordo. 
Nel video, ho anche fraseggiato liberamente pur applicando gli stessi concetti. In una fase di studio iniziale ci sono moltissimi elementi da tenere sott’occhio: accenti, dinamiche, varietà di colori, tema, armonizzazioni, senza contare la libertà di utilizzare tutto il potenziale dello strumento. 
Separare queste le difficoltà è il sistema migliore per comprendere singolarmente tutti gli elementi che compongono il fraseggio. E’ un lavoro complesse e non preoccupatevi per tanto se la vostra improvvisazione suonerà un po’ scolasticaPartire concentrando le energie solo su un modello di scala per volta; magari suonando su poche corde, per pesare le note che fate rispetto all'accordo. Bisogna imparare ad ascoltare che effetto produce risolvere su una nota piuttosto che su un’altra e a questo punto saremo semplicemente liberi di scegliere ciò che più ci piace, senza quindi semplicemente lasciarlo capitare. 
Questo a volte può essere efficace ma, nel tempo, grande soddisfazione arriva quando si è in grado di suonare e fraseggiare con ciò che realmente si pensa.Terminino questa lezione con una considerazione: ho sempre ritenuto l'insegnante, la lezione, lo studiare in generale come un mezzo e non un fine, che invece vedo semplicemente nell'essere, sentire e fare musica.I dischi, che con il loro tramandarsi sono il vero patrimonio artistico, sono una fonte preziosa di studio. Forse o la più preziosa. Così concludo con una frase di Joe Pass che si muove sulla stessa progressione degli esempi didattici. 

Chitarra Jazz - Che risoluzione!

Dopo averla assimilata così comè, starà a voi applicare i concetti sopra esposti, variando la risoluzione accordo per accordo, ma anche il ritmo, le note, la tecnica d’esecuzione ed ogni altro elemento che possa farla diventare vostra.
Buon divertimento e buona musica!


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